Per me, per loro

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Una mail ricevuta qualche settimana fa, sospesa tra mille eventi, tristezza, cose che precipitano e ti restano tra le mani.
Non vado, non me la sento, rumore, no.
“Mamma, ma ci ha invitato Jolanda?”.
Proprio lei, che per loro, e per me, significa bambini, giochi, mamme che chiacchierano, scambi, condivisione, momenti di allegria, sincera.
All’ultimo, vado.
Sono loro che organizzano, in un posto che mi e’ sempre piaciuto, anche quando ci andavo con mia mamma, quindici anni fa, e i blog non sapevo nemmeno cosa fossero.
Entriamo, milioni di formaggini sui tavoli, so già che per me e’ il delirio perché sono capace di mangiarne dieci.
Li scartano, giocano, costruiscono mostri con la cera e le cannucce ma poi “Mamma, ma noi veramente li vorremmo mangiare i babybel”.
Chiaro, pure io veramente. E cosi’ faccio, uno dietro l’altro senza ritegno.
Che la gara abbia inizio, una tavola di ingredienti, noi che componiamo e creiamo, un po’ tensione da esame per la verità.

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Rullo di tamburi, complimenti alle tre vincitrici, qualcuno che gioca a pallone nel prato, qualcuno che mangia troppe olive ascolane, qualcuno che beve un bel bicchiere di vino, qualcuno (come me), che passeggia tra i tavoli “rubando” formaggini.

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