Passo di pal in frasca perché mi è venuto in mente un dialogo surreale a cui ho assistito anni fa, quando ancora andavo in discoteca a far baldoria con la cumpa del mio ex (ah, che tempi…).
Frequentavo un gruppetto di fighetti milanesi della Statale con case ovunque, chiaramente nei posti più chic (perché altrimenti non "fa figo"). Parlo di Santa (leggi: Santa Margherita Ligure, nome ormai in disuso), Campiglio (leggi Madonna di Camiglio), Courma (alias Courmayeur), Porto Rotondo, Forte (ovvero Forte dei Marmi). Insomma, famiglie alla Cristian De Sica in "Vacanze di Natale" o quant’altro.
A Natale, appunto, spesso si andava a Curma ospiti nella villa holliwoodiana di uno dei fancazzisti di turno (io non ero fancazzista….), e lì, invece di sciare, si faceva bisboccia praticamente tutte le sere.
Io ogni volta ci credevo ed ero l’unica (si vedeva che ero fuori dal giro e mio padre non era Zampetti) che si caricava di sci, dopo sci, tute da sci e quant’altro, per poi tornare a Milano e far infuriare i miei perché avevo speso tutti i soldi destinati agli skipass in divertimenti notturni.
Il rituale era sempre il solito: cena a casa in metà di mille con bottiglia di rosso e pasta al pomodoro pesantissima per la quantità di cipolle e burro nel sugo, pre serata al bar del "Royal", hotel a cinque stelle frequentato solo da figli di papà, e infine seratona a "Le clochard", discoteca in cui ti beccavi le stesse facce che vedevi tutto l’anno al bar davanti all’università.
Proprio lì, al parcheggio, una sera assisto al seguente simpatico dialoghino:
"Oh, stasera ti ho rimediato una…".
"Ah…".
"Ha due bocce da paura!".
"Ma io stasera non me lo sono lavato…".
"Ma che problemi ti fai, mica ce lo si lava tutti i giorni!".
Giuro, l’ho sentito con le mie orecchie mentre andavo in macchina a lasciare la giacca, per non pagare le tre millette del guardaroba…
Hahahah posso solo immaginare il bell’ambientino simpa!Che schifo il milanesotto borghese che vive di apparenze e non si lava l’uccellino, che squallore! Roba alla ‘American beauty’in versione bastarda. Meno male che hai cambiato giro…XD
quando sono arrivata a milano, ormai 20 anni fa, anche io sentivo risuonare in lontananza nomi a me sconosciuti: santa, courma, etc etc. non so perchè mi vengono i brividi solo a sentirli. e purtroppo oggi, dopo vent’anni, vedo che i ragazzi di allora portano i figli in vacanza indovina dove? a santa, a courma… che fantasia!
ha ha ha, come ti è venuto in mente? capisco…sono quelle cose che non si dimenticano più!
Non mi chiedere perché e come io abbia raggiunto questo blog, che dire?! Complimenti! Per quanto riguarda la conversazione da te considerata “semi tabù”, ti lascio immaginare cosa possano udire le mie LEorecchie qui a Spinacity, alla periferia di Roma. Ciao!
in effetti con gente cosi proprio non ti ci vedo….
La compagnia a biella era piu’ o meno cosi’, si finiva per andare a sciare a Courma, in discoteca a Milano, al mare a Varigotti, post in per biellesi doc…
ecco quella poteva essere tranquillamente una corversazione sentita anche da me, ma ce ne sono anche di peggio…!!!
Come si cambia, come si cambia…
accidenti, certe situazioni restano per sempre nella memoria di una persona… io fortunatamente mi son sempre tenuta alla larga da ‘santa’ e da ‘courma’. andavo al campeggio con la tenda in spalla con gente squattrinata.
a volte è meglio ridere su un canotto che piangere su uno yacht… ;))
@ciuchino: già, menomale che io non ero di quella pasta, e tutto è svanito nel nulla…
@theitalianmom: sì, è davvero una tristezza, e in più eri giudicato bene o male a seconda se frequentavi quei posti oppure no…
@Laura: infatti non me lo sono più scordato..
@the white: me lo posso immeginare. Complimenti per le tue foto, in particolare questa in bianco e nero…(http://thewhite.blog.tiscali.it//
Colle_Aventino_1898547.shtml).
@Alleg67: per fortuna si cambia, in certi casi…
@Lisa: e facevi bene a stare alla larga da quelli… ma io ero presissima del mio ex, e lui aveva amici di quella specie, anche se poi se n’è distaccato ed è partito per bologna per fare il dams
Capito per caso. Non ho un blog perchè non ho tempo .
Divertente il post .
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Viva l’Italia, l’Italia liberata,
l’Italia del valzer, l’Italia del caffè.
L’Italia derubata e colpita al cuore,
viva l’Italia, l’Italia che non muore.
Viva l’Italia, presa a tradimento,
l’Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l’Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l’Italia, l’Italia che non ha paura.
Viva l’Italia, l’Italia che è in mezzo al mare,
l’Italia dimenticata e l’Italia da dimenticare,
l’Italia metà giardino e metà galera,
viva l’Italia, l’Italia tutta intera.
Viva l’Italia, l’Italia che lavora,
l’Italia che si dispera, l’Italia che si innamora,
l’Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l’Italia, l’Italia sulla luna.
Viva l’Italia, l’Italia del 12 dicembre,
l’Italia con le bandiere, l’Italia nuda come sempre,
l’Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l’Italia, l’Italia che resiste.
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de gregori
@francesco: grazie, torna a trovarmi, quando puoi…
Ciao, articolii così, potresti rifarli, mi fanno morir da ridere…mi piace il tuo stile