Pausa al mare culturale urbano

Esterno mare culturale urbano

Ore 15, Milano, partita in fondo a via Novara, dopo tanto tempo si torna a tifare, a passare qualche ora lieve con le amiche a bordo campo. Si’, le amiche a bordo campo.

C’è un sole che sa di spiagge e di sabbia, di salsedine e serate all’aperto, un sole che sa di estate e di nuova rinascita. Cammino sull’asfalto arroventato, è presto, manca più di mezz’ora alla partita.

Prendo un libro che ho in macchina e cammino, cerco un posto in cui leggere un po’ da sola.

Cammino.

Mi ritrovo al mare culturale urbano, Qui, un posto che amo da quando ha aperto, una bella iniziativa milanese in cui passare qualche ora piacevole.

Mare culturale urbano

Il mare culturale urbano ha un ristorante, un mercato agricolo il sabato mattina, spettacoli all’aperto, ma è anche un centro di aggregazione, una comunità per minori, ha corsi di musica e molto altro ancora.

Passeggiando fuori dalla cascina, c’è silenzio ma anche voci di famiglie che pranzano sul terrazzo, bambini che ridono, un bar con due ragazzi che chiacchierano e mi salutano con lo sguardo. Ci sono piccoli giardini con sedie a dondolo e fiori colorati, c’è una strana immobilità dei dopo pranzo passati a riposare.

Continuo a camminare piano, poi arrivo in un giardinetto, due ragazzine giocano a lanciarsi l’acqua dalla fontanella, vedo una panchina bellissima, e mi siedo proprio li.

Inizia l’estate.

Inizia anche la mia partita.

Dopo mezz’ora di belle pagine, ritorno sui miei passi e vado.

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