perché dovrebbero pesarmi le feste dei bambini?

Questo post è scritto di seguito a questo, in risposta a questo dell’amica Mamma Cattiva, nonché a una conversazione su Fb e ad un’altra di venerdì con un’amica.

Oggi sono stata ad una merenda da una mamma di due bimbi, di cui una in classe con Tommy e Ricky al nido l’anno scorso. Paragono il pomeriggio di oggi ad una delle famigerate feste di bambini di cui tanto si è parlato e, sinceramente, non comprendo che cosa ci sarebbe di tanto aberrrante nel portare i bambini ad una festa così.

Chiedo di condividere con me, di spiegarmi dove sta il problema perché, sono sincera, non comprendo.

Vado con i due piccoli (per scelta, ma sarei potuta andare con tutti e tre, poco cambia): sono contenti perché, si sa, casa nuova, giochi nuovi, camerette nuove in cui si può sguazzare a cercare sorprese.

Io e altre due mamme, PERSONE DECISAMENTE INTERESSANTI E PIACEVOLI ENTRAMBE.

I bambini fanno merenda, giocano, sorridono, si divertono, sono autonomi, salvo eccezioni.

Io do un occhio per evitare danni, e nel frattempo chiacchiero, puramente e semplicemente, con due ragazze, ripeto se non fosse chiaro in concetto, decisamente interessanti e piacevoli.

Inciso: non si parla solo di bambini (per niente di pannolini), ma di lavoro (ebbene sì, di lavoro), e nello specifico di lavoro che a me ha sempre incuriosito, visto che una delle due fa la psicologa. Ascolto e interagisco, sento parlare con passione di una professione, dell’animo umano perché la stessa professione ne è parte inscindibile. Racconto, rifletto, mi sento coinvolta nella conversazione.

Guardo una foto splendida dell’altra mamma, vestita con costumi africani il giorno del suo matrimonio, otto anni fa, e chiedo come mai, perché, sono rapita, e lei inizia a parlarmi con trasporto della sua tesi sul Senegal: ascolto con sincero interesse parlare di un’altra passione.

Si è parlato sì, anche di bambini, della gelosia dei primogeniti per lo più, argomento che, si sa, m’interessa particolarmente ed è al centro della mia vita familiare. In esso, ogni giorno, mi struggo, penso e ripenso, quindi ero ben felice di poter condividere ansie, paure, preoccupazioni, con altre persone nella mia stessa, o quasi, situazione.

Ora, sinceramente, a me resta SOLO, e UNICAMENTE, il vivo ricordo di un bel pomeriggio, per i miei figli, che hanno giocato felici, ma anche per me.  

Dove sta il problema?

Aiutatemi.

 

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22 risposte a perché dovrebbero pesarmi le feste dei bambini?

  1. Alchemilla ha detto:

    Infatti, dove sta?

    Mi capita spesso di incontrare mamme che lasciano i bambini alle feste con una velocità che sembra debbano correre a salvare una vita e li riprendono altrettanto velocemente.

    Magari sono solo timide.

  2. Alchemilla ha detto:

    Ho dimenticato di segnare l’avviso ai commenti che penso saranno interessanti!

  3. Chiara ha detto:

    Domenica pomeriggio, festa di amichetti della classe. Meryem entra e mi si attacca al collo. Detesta gli animatori. Si rifiuta di giocare anche con gli altri bambini, ma si rifiuta anche di andare via, vuole aspettare la torta. Passiamo quasi tre ore sedute su una panchina, in un angolo, faccia al muro. L’unico scambio che ho con un essere umano è con una bimbetta che mi chiede che regalo abbiamo fatto alla festeggiata. “Una lavagna magnetica per disegnare”, rispondo. “E di chi?”, mi chiede lei, quattro anni scarsi. Cioè: di quale personaggio, di quale marca? “Nessuna in particolare”, rispondo io. Lei fa le spallucce e se ne va schifata. Perché mai non dovrebbe pesarmi una festa così? Mi pesa eccome, e non me ne vergogno.

    • valewanda ha detto:

      Chiara, se così è capisco, capisco eccome. Parlavo di un’altra situazione, quella in cui qualcuno mi ha detto che si rompe a prescindere (non parlo di Luisa ora), sia se i figli giocano, sia se non giocano, si rompe e basta, e lo vede come un tempo buttato. Personalmente io passo un pomeriggio piacevole…

  4. M di MS ha detto:

    Potessi passare anch’io qualche pomeriggio così!
    Faccio sempre fatica a combinare.

    Secondo me le mamme che fuggono dalle feste depositando i figli e poi tornando a riprenderseli lo fanno per 2 motivi:
    – vanno al bar con un’altra mamma amica o a fare shopping libere e belle (non che sia male, neh)
    – si rompono a guardare i figli propri e degli altri che giocano e non provano alcun interesse per gli altri adulti presenti.

    Io dalle feste non scappo mai e mi fa piacere partecipare. Ti confesso che ultimamente ad una festa avevo solo una mamma con cui parlare, le altre erano noiosissime.
    Scusa il post un po’ lungo.

  5. Mamma Cattiva ha detto:

    Mi piace argomentare, mi piace passare staffette e vedere che suggerisco conversazioni su temi a noi cari. Tu però hai risposto al post sbagliato, perché il richiamo alla fine del “rischio di andare alle feste” in caso di part-time era la fine del discorso della volpe con l’uva. Io non solo alle feste dei bambini vorrei andare per loro e il loro divertimento ma anche per me stessa. A me piacerebbe molto trovare situazioni come quella che descrivi soprattutto se trovassi persone con cui parlare e confrontarmi. Un po’ meno se mi ritrovo con genitori, mamme egocentriche che passano tutto il tempo ad auto-refereniarsi. In quel caso mi trasformo in una tenda o vado a gonfiare palloncini. Pagherei oro per incontrarti alle feste! :))

    • valewanda ha detto:

      E’ vero, ma l’ho citato per il rimando e perché non so se alla fine vorresti o non vorresti, mi sembri in dubbio. Forse l’ambiente in cui ci troviamo vuol dire molto. Personalmente, l’asilo e il nido in cui vanno i miei sono aree di confine. Io sto in una zona definita “bella”, forse un po’ troppo per i miei standard, ma volutamente, essendo a metà strada tra due poli scolastici, ho preso quello più in “là”, verso altre zone più di confine, in cui la frequentazione è variegata, e lì mi trovo decisamente più a mio agio. Le conversazioni sono stimolanti, credo, anche per quello, perché si trovano poco, devo dire, mamme egogentriche, mono tematiche, e auto referenziali. Nella mia scelta questo criterio è stato fondamentale, e lo è anche nella scelta della scuola dell’anno prossimo, considerato che le mamme io le frequento, e anche volentieri, se le conversazioni sono di questo tipo.

      • Mamma Cattiva ha detto:

        Non ho dubbi sulla voglia di stare con loro. Ora sì. Prima meno. Ma non riesco a rinunciare a quello che non mi permette di stare di più con loro. La botte piena e la moglie ubriaca. Dovrei fare quel salto che hai descritto ma ancora non ci riesco e nel mezzo mi logoro.

      • valewanda ha detto:

        Me ne avevi parlato, purtroppo tutto non si può avere, lo dico con la lucidità di questi ultimi due anni, prima non ero in grado di dirlo. Ho fatto una scelta, avevo la possibilità di scegliere, ho fatto delle rinunce ma mi sento di non averle fatte. Ma questo mi rendo conto essere un privilegio, anche mentale, che ho in questo momento…

  6. my ha detto:

    scusa vale, io in giro non ho mai visto nessuno dire che le feste non vanno bene A PRESCINDERE. Gli incontri fra mamme/figli e/o le feste spesso non sono graditi perchè NON SONO come li descrivi tu. Considerati molto fortunata ad aver incontrato gente del genere, perchè io quando vado ai pomeriggi in casa con bambini sento solo parlare di malattie, svezzamento, frasi fatte, luoghi comuni, la mamma che vuole dimostrare che sa tutto lei, quella che per compiacere tutti dice di non sapere niente. Senza contare che, come ha raccontato Chiara sopra, mio figlio solitamente NON GIOCA, mi si attacca come una cozza e devo sopportare 2 ore di mamme che dicono “simone vuoi questo? vuoi quello? bambini fate giocare anche simone” cercando di fargli capire in buone maniere che NON DEVONO insistere altrimenti è peggio! Certo, abbiamo anche noi un gruppo di famiglie con cui ci troviamo bene e affrontiamo temi interessanti (e non a caso con questi bambini simone gioca!!!! sa fin troppo bene distinguere il bello e il brutto!!!)….però sono una minoranza.

    vale: io non ho ancora capito se sei fortunata a conoscere tutta questa bella gente, o se sei talmente bella tu da tirar fuori solo lati positivi nelle persone!

    • valewanda ha detto:

      My, invece io sento mamme che rifuggono le feste come se un pomeriggio così fosse un dramma. Riguardo all’ultima tua frase, non penso di attirare io persone così, forse semplicemente scelgo a che merende andare…

    • Mamma Cattiva ha detto:

      Scusa mi infilo in mezzo perché questo “io non ho ancora capito se sei fortunata a conoscere tutta questa bella gente, o se sei talmente bella tu da tirar fuori solo lati positivi nelle persone!” mi piace moltissimo. E’ quello che penso di Vale…e non che è fortunata!

  7. lorenza ha detto:

    Posso dire una banalità? Dipende. Dipende non solo dalle mamme, ma anche dai meccanismi che scattano tra mamme, basta anche solo un malinteso iniziale, una mamma particolare nel gruppo-classe, o semplicemente un po’ di stanchezza in più.

  8. Sara ha detto:

    Nessun problema. Anche a me ogni tanto, lavoro permettemdo, capita di passare pomeriggi come il tuo e trovo che siano davvero piacevoli per i bambini e per noi. Credo che tutto dipenda dalle persone, e dalla sintonia che si instaura fra di loro. Certamente ci saranno anche mamme che ti “scaricano” il figlio in casa e se ne filano via alla velocità della luce, contente di avere un pomeriggio per sè, e quando mi è successo ho accettato la cosa con filosofia perchè Diavoletto è comunque felice di giocare con un bimbo con cui si trova bene e questo è l’importante. Ma quando si ha la fortuna di incontrare mamme con le quali si è sulla stessa lunghezza d’onda è un doppio piacere.

  9. Alessandra ha detto:

    sarà che lavoro 9 ore al giorno..ma io invidio chi può portare i bimbi alle feste e stare lì…questione di punti di vista.

  10. acasadiclara ha detto:

    io voto per te Valewanda perchè anche io mi diverto con mamme e bambini. e da mammachelavoraatempopieno rimpiango di non poter avere più momenti così. non solo con i bambini ma davvero anche con le mamme. ce ne sono davvero di simpatiche e in gamba (come noi no?). è vero anche il contrario, che ci sono genitori insopportabili e bambini rompiballe. per il momento anche a me ne sono capitati pochi. le feste sono sempre un bel momento di chiacchere e di scambio. ci sono così poche altre occasioni! proprio a scuola abbiamo incontrato intere famiglie a cui piace stare insieme, anche più famiglie. a fare una gita, a mangiare una pizza. adulti e bambini senza troppi problemi.
    questa dimensione a me piace molto. incrocio le dita che possa continuare così.
    (anche io ho scritto un post lungo…sorry)

  11. vania ha detto:

    a me piacciono un sacco!!!
    da piccola avrei pagato oro per avere una festa di compleanno come quelle di adesso… invece non l’ho mai avuta. non c’era la possibilità purtroppo, così mi godo adesso quelle di mia figlia e i suoi amichetti , Così posso conoscere anche le altre mamme 😉
    a presto vale!!
    Vania

  12. polly ha detto:

    guarda, io alle festicciole in genere mi annoio, poi c’è sempre la volta che trovi persone carine…ma, e parlo per me, se sono in mezzo alla folla non riesco a dire niente e purtroppo, alla maggior parte delle mamme dell’asilo (quelle che ci invitano alle feste, per intenderci) non ho proprio niente da dire in generale…e quindi va sempre a finire che mi ritrovo lì, con un branco di persone che paiono conoscersi, e che parlano di argomenti a me estranei, spesso attingendo a piene mani dal calderone delle battute tristi a sfondo soft-sessuale (tipo: tutti ridono quando si pronuncia la parola banana). insomma, probabilmente sono io che ho un problema con le persone, ma quando sono alle festicciole ( e non solo) l’unica cosa che vorrei fare è prendere appunti e scrivere un trattato di antropologia 🙂

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