Il mio “mammacheblog”

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25 maggio, stranamente la data era “quasi” libera, solo un torneo di calcio il pomeriggio che poi, che dispiacere, e’ saltato per pioggia.

Già, ecco, il tempo non era proprio di quelli da crochet sul prato, come nelle intenzioni mie e di Silvia .

Silvia, madre attenta dalla voce dolce come una filastrocca, sempre presente, come nella foto. E lei c’era, seduta con me a seguire queste parole, queste vite, queste chiacchiere di cui non si può fare a meno.

C’era lei, ma c’erano anche altre, volti ormai amici, volti che nel tempo lo sono diventati, volti che si nascondono dietro al pc e volti che nel pc esplodono di vita e di colore.

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C’era lei, che seguo talmente tanto che mica mi sembrava di aver visto per la prima volta. La mia kosenrufumama , ero davvero un po’ emozionata, e si vedeva.

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C’era gc, Silvia, ogni anno ormai la foto e’ una scommessa. Lei ma anche Chiara, tacchi a sfidare la pioggia, tanti momenti condivisi. E c’era pure Luana, un abbraccio che vuol dire molte cose, passate presenti e future, e Francesca con due pulci al seguito, che dire bella e belli e’ troppo banale. E poi mi chiama, mi saluta, questa Giada che m’incanta, la guardo e penso a tutti i suoi post che vorrei realizzare. E comunque eravamo li’ e uno scambio di sguardi dopo tante parole era carico di mesi di condivisioni.

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C’era Gaia, mamma colorata e sorridente, che esattamente un minuto prima di me pensa e fa tutto ciò che io sto per iniziare a concepire.

Ma poi c’era anche Cecilia e quelle scarpe bellissime, e quelle foto bellissime, e quella chiacchiera davanti a una macedonia che è un timbro che mi resterà.

Veronica, leggiadra con le sue scarpe nere e tondeggianti, che io metto tutti i giorni e lei ha tirato fuori per l’occasione.

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E che dire di Laura che fa anelli a gambe incrociate, il cui blog m’incanta?

E c’erano i fiori sulla gonna di Paola, il sorriso e lo sguardo di Luisa, le fossette di Valentina, che camminava leggera. E c’era Cristina che ormai per me e’ sempre sul mio balcone, con semi di papavero e senape che sanno di un’estate che non vuole arrivare.

C’era Chiara che mi parlava dei suoi progetti per l’estate, e ancora Chiara che raccontava di amiche e pasta madre, a me che sono spacciatrice. Maddalena ed Edoardo, e un pezzo di focaccia di quella Liguria dai paesaggi da sogno, e Bianca che ho visto troppo poco, con la nostalgia di rivederla nei suoi occhiali rossi e nei suoi post che sanno di scorci francesi.

C’era Clara, amica di blog ma anche di quartiere, a raccontare gli incroci di un maggio per tutti troppo pieno, Elena e Simona, ricordi di parchetto sotto casa e di bimbi che conosco da quando sono nati. C’era Sara, che rubava caramelle come me, rosa e gialle, e Amanda dai capelli rossi, che chissà poi dov’è finita. E c’era Gloria, sul palco a raccontare un progetto, ed Elisabetta, che è prima di tutto una mia compagna di scuola, e Manuela e Lucia, Cristiana, Alessia che regalava braccialetti.

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E c’ero io, a dare lezioni di uncinetto, a Silvia, Lucia e Laura dal ciuffo rosso: “Sei troppo brava come maestra!”. Davvero? L’ho sempre desiderato. E Chiara che finiva una borsa, che quante volte l’ho incrociata non si sa.

E c’erano tante altre persone, qualcuna l’avro’ di certo dimenticata, mi sono cosi’ tanto divertita che non volevo piu’ andare via.

E un grazie sincero a Barbara per l’entusiasmo, e all’immensa Jolanda , perché senza di lei tutto questo non sarebbe esistito.

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7 risposte a Il mio “mammacheblog”

  1. M di MS ha detto:

    Uau, leggiadra non mi aveva mai definita nessuno!

  2. è verissimo! sei una maestra bravissima, oltre che molto bella 🙂 un bacione e a presto!

  3. Silvia gc ha detto:

    Ecco, questo è il post sul mammacheblog che mi assomiglia di più. Grazie Vale per averlo scritto, mentre io sono ancora qui a cercare il tempo.

  4. Pingback: Social Family Day, ovvero cosa ho imparato al Mammacheblog

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